Viaggi Iniziatici & Predatori Indoeuropei
Podcastini #36: tre consigli d'ascolto archeo friendly
Agosto non è solo sinonimo di vacanze. Agosto per me è il mese dell’archeologia. Adesso vi spiego perché.
I miei genitori sono sempre stati fedeli al rito della settimana di mare ferragostana. Un culto che celebrano ancora oggi, anche se da molti anni senza la mia compagnia.
Il culto prevede soggiorno in hotel a pensione completa e affitto di ombrellone in un lido attrezzato poco distante dall’albergo. Questo rituale estivo, osservato con religioso fervore, risale all’alba dei tempi e cioè agli anni ‘80 del secolo scorso.
La liturgia dell’ombrellone veniva sempre rispettata con disciplina ferrea: si andava in spiaggia la mattina e si tornava in albergo all’ora di pranzo. Pausa caffè/riposino e ritorno in spiaggia nel pomeriggio fino all’ora di cena.
Talvolta però, in casi eccezionali, il programma poteva essere scombussolato dalla presenza di attrazioni storiche poco distanti dalla località nella quale alloggiavamo.
La gita culturale nel bel mezzo delle vacanze appariva agli occhi di un bambino di provincia un viaggio misterioso. Per i miei era un diversivo esotico che spezzava la routine ma io avevo segretamente intuito che i viaggi nel passato erano molto più potenti del culto dell’ombrellone.
Una mattina di agosto, mentre alloggiavamo in una stazione balneare livornese, salimmo in auto e senza nemmeno consultare la carta stradale arrivammo a Populonia, antica città-stato fondata dagli etruschi.
Allora non potevo rendermene conto ma quello per me fu un viaggio iniziatico: da bagnante minorenne mezzo annoiato a giovane aspirante archeologo. In quell’incursione in territorio etrusco ci fu anche il tempo per scoprire una parola misteriosa. Una parola che non avevo mai sentito pronunciare da nessuno prima di allora.
Ancora oggi L……E fa parte del mio vocabolario magico e ogni volta che mi imbatto in questa strana parola mi torna in mente quel viaggio in Toscana di tanti anni fa.
Ma veniamo a noi :)
Come avete già intuito questa edizione tardo agostana di Podcastini ci porta indietro nel tempo per scoprire parole antichissime e popoli che hanno segnato il corso della Storia. Un viaggio nel passato molto più remoto degli anni ‘80.
Ho selezionato una serie del Post che insegue le tracce delle migrazioni antiche dalle steppe eurasiatiche verso occidente. Un episodio del programma di Rai Radio 3 Le Meraviglie con la voce di una famosa regista cinematografica che ci conduce, guarda caso, in territorio etrusco.
E infine il classico Bonus Francofono!
Troverete quindi un radiodramma prodotto da France Culture che racconta in chiave contemporanea la storia della Guerra di Troia. A raccontare come sono andati i fatti è Elena in persona. L’ex regina di Sparta si presenta a un Tinder Date e rivela i retroscena che Omero ha volutamente omesso.
Allons-y!
Il Santuario dell’Ara della Regina a Tarquinia
Ascoltando questo episodio tratto dal programma Le Meraviglie entriamo in un mondo magico accompagnati da una guida d’eccezione. La bellissima voce della regista Alice Rohrwacher evoca la sacralità delle rovine del santuario e ci dà la sensazione di camminare con lei tra le ferule. Curiosità: il regime fascista, inizialmente interessato all’archeologia degli etruschi, quando capì che si trattava di un popolo dalle origini orientali e dai costumi sessuali ambigui, preferì dirottare tutti i finanziamenti verso lo studio della Roma Imperiale!
Luca Misculin del Post e il linguista Riccardo Ginevra raccontano in questa serie come le lingue indoeuropee si sono imposte sul nostro continente ma anche nel resto del mondo. Sì perché inglese, spagnolo, francese, russo, tedesco, indi, italiano hanno tutte un antenato comune: il proto indoeuropeo. Ma chi parlava in origine le varianti di questa lingua e soprattutto da dove venivano i popoli che la parlavano? Per scoprirlo bisogna ascoltare i cinque episodi della serie!
Raccontare questa avventura millenaria in un podcast era davvero un’impresa complessa. Luca Misculin e Riccardo Ginevra ci sono riusciti. Scoprirete forse quali sono le origini del patriarcato e perché le lingue che parliamo giungono da molto lontano. Io consiglio L’Invasione a chi non teme la linguistica e a chi ama gli alberi genealogici. E suggerisco di ascoltare la serie camminando lungo i sentieri dell’Alpe di Siusi (occhio ai serpenti!) o passeggiando tra le colline del Basso Garda.
Secondo Omero la bellissima regina di Sparta sarebbe stata rapita dal principe troiano Paride e fu portata nella città di Troia. Il rapimento quindi fu la causa scatenante della Guerra di Troia.
Bene.
Però Omero non ce la racconta giusta. Alcuni elementi della vicenda sono stati volutamente taciuti se non addirittura manipolati dall’aedo. In fondo il suo è uno sguardo intrinsecamente maschile e ad Omero il punto di vista di Elena importava meno.
Oggi però Elena è tornata tra noi e come molti ha un profilo su Tinder.
Questo radiodramma prodotto da France Culture inizia al tavolino di un bar-à-vin o di un bistrot. Elena e il suo Tinder date fanno conoscenza e si presentano a vicenda.
E qui inizia la classica digressione sulle storie d’amore precedenti. Solo che in questo caso la classica digressione va molto indietro nel tempo.
La Guerre de Deux et Demi è una fiction scritta da Klaire fait Grr (già vincitrice del Prix Italia 2018 e del Prix Europa 2021) e realizzata da Mélanie Péclat.
Siamo giunti al termine di questa edizione archeo friendly e forse con voglia di viaggiare nonostante settembre sia già alle porte. Non escludo di fare una piccola sosta a Roma la prossima settimana e quindi perché non fare un salto anche a Tarquinia, visto che in un’ora ci si arriva comodamente in treno :)
Ci vediamo il mese prossimo per i consueti suggerimenti d’ascolto!
Super interessante! anche ho adorato Populonia e il golfo di baratti fin da piccolo
Etruschi ottimi location manager! L'estate prossima allora organizziamo una gita archeologica 😉